LA NOSTRA STORIA
DAL 1961 PROTAGONISTI IN CANTIERE
STORIA ARMOFER
Genialità, creativa e abilità di pontatore di Luigi risolvono un grosso problema al Tribunale di Milano: dopo la caduta di una lastra in facciata, per mettere in sicurezza il rivestimento marmoreo dell’intero edificio del Piacentini, Luigi evita la costosa costruzione del ponteggio perimetrale progettando e costruendo un imponente carro-ponteggio semovente col quale fece il giro del Tribunale.
I fratelli Cinerari acquistano le prime macchine a cinematismo meccanico, i Ruston Bucyrus. Affrontano così la demolizione della cartiera Burgo di Verzuolo CN, compreso le ciminiere alte oltre 40 metri. Inizia il decommissioning dei grandi siti industriali. Seguiranno anno dopo anno le cartiere in dismissione a Mantova, Maslianico (CO), Lugo di Vicenza, Treviso, Germagnano (TO), Ferrara, Romagnano Sesia…. 25 anni di lavoro quasi ininterrotto per Cartiere Burgo.
La legge impone l’obbligo di montare “una recinzione completa in ferro intorno ai manufatti da demolire” per motivi di sicurezza. Luigi già lo faceva all’avvio dell’attività. La “sua” Armofer conta 23 dipendenti ed è l’unica impresa in Italia dedicata esclusivamente all’attività di demolizione. In sicurezza.
Demolizione dell’ex Albergo Commercio in piazza Fontana a Milano, ancora danneggiato dalla guerra, occupato dagli studenti nel ’68 e sgomberato dalla polizia nell’agosto del ‘69. “Improvvisamente tremarono i ponteggi e ci arrivarono addosso, come schegge, pezzi di serramenti. Non capivamo cosa fosse; temetti potessero essere scoppiate le bombole di ossigeno per il cannello da taglio, che Luigi aveva fatto consegnare in cantiere proprio quella mattina insieme a due camion di tavole da ponte nuove di zecca”. (Testimonianza di Gianni Pandolfi, all’indomani della strage del 12 dicembre 1969).
Milano piazza fratelli Bandiera: demolizione del complesso scolastico per il Comune di Milano. L’edificio è inagibile perché danneggiato dalla guerra. Il Comune esige tempi brevissimi di esecuzione, incompatibili con le tecniche manuali di allora. Cinerari porta in cantiere il trattore meccanico a fune con la boccia vibrante (mai visto a Milano prima d’ora) e termina il lavoro in anticipo sulla data prevista.
Demolizione Industrie Osva a Sesto San Giovanni. Luigi porta con sé il figlio maggiore Andrea che, ancora bambino di 9- 10 anni, mostra una non comune passione per le macchine. Osservando il padre e i suoi collaboratori lavorare, Andrea e si “inventa” un sistema per allontanare la macchina (e quindi l’operatore) dall’edificio prossimo al collasso. E’ il modello teorico del funzionamento della macchina meccanica in sicurezza.
Arrivano in cantiere le prime macchine idrauliche: escavatori e gru che nel giro di pochi anni saranno equipaggiate di pinze e cesoie, pure idrauliche. Cambiano totalmente le tecniche di abbattimento meccanico. Il primo escavatore idraulico è il Simit SL11 con la benna. L’intero decennio (e più) Armofer demolisce per le Industrie Pirelli in Bicocca, a Milano.
Armofer ha costruito un ponteggio alto 45 metri (utilizzando 35.000 morsetti) attorno all’isolato in centro a Milano fra largo Donegani, via Turati e via Moscova. L’eccezionale nevicata di quell’inverno seppellì la città sotto 1 metro di neve. Il ponteggio, progettato da Luigi Cinerari, ha resistito nonostante il carico eccessivo sui paraschegge inclinati a sbalzo. Il capocantiere Gianni Pandolfi ricorda l’intera giornata, dopo aver faticosamente raggiunto il cantiere, passata a pulirli dalla neve. Alla sera le strutture erano di nuovo in piena efficienza e sicurezza.
Andrea Cinerari, in Armofer dal 1981, diventa maggiorenne, finalmente può seguire da solo i primi cantieri, con la responsabilità delle macchine, compreso il trattore a fune (che già utilizzava sotto la guida di Roberto Ferrandi). Negli anni Ottanta entrano in cantiere tutti i giovani Cinerari: Gianfrancesco nel 1984, Stefano nel 1986 e infine il più giovane, Emilio nel 1987.
Demolizione dell’hotel Principe di Savoia a Milano, via Marco Polo. L’intervento è di Andrea Cinerari che scelse per la demolizione il sistema “tradizionale”, con la “pera” e la portò a termine con precisione assoluta, in sicurezza e nei tempi previsti. Un grande successo per Armofer, una grande lezione per tutti.
Viene a mancare Luigi Cinerari, pochi anni dopo il fratello Pietro. Le difficoltà sono moltissime, ma i Cinerari hanno “la demolizione nel sangue” e nel loro dna la passione per la professione di demolitore. Gianfrancesco, Andrea, Stefano ed Emilio Cinerari, seppur giovanissimi, si sono già fatti le ossa in azienda; ereditano una realtà trentennale solida e decidono, insieme, di prenderne in mano le redini, aperti alle nuove regole della Qualità (dopo Tangentopoli) e del nuovo Mercato Unico Europeo che impone l’adeguamento a nuovi standard operativi e di sicurezza, nuove procedure, nuove leggi.
La demolizione delle vecchie fabbriche diviene selettiva: i progettisti decidono di mantenere le facciate storiche e altri elementi di “archeologia industriale” di pregio. Armofer inizia a “progettare” gli interventi di demolizione insieme ai propri Committenti. Il lavoro diviene complesso dal punto di vista tecnico, per esempio quando occorre salvaguardare le sole facciate storiche della vecchia manifattura tessile ex Cantoni di Legnano.
Grandi interventi, uno dopo l’altro, alle spalle di Porta Genova a Milano, fra via Tortona, via Stendhal, via Savona, via Tolstoj. Mentre le fabbriche lasciano il posto alla moda e all’arte per una nuova Milano, Armofer affina sempre più le procedure di intervento in contesti, delicati, sensibili e affollati del centro città dotandosi delle migliori tecnologie esistenti sul mercato.
Verona, Samoter. Armofer festeggia i primi 50 di attività con un elegante stand all’esposizione internazionale. E’ l’anno di cantieri memorabili come le demolizioni presso l’Excelsior Hotel Gallia a Milano o la demolizione con esplosivo dei palazzi Aler a Pieve Emanuele. Armofer conta 55 collaboratori.
In seguito a interventi di grande complessità e qualità eseguiti fra il 2011 e il 2012 (fra cui la demolizione a controllo remoto di un ponte autostradale con escavatori di grossa taglia customizzati) Armofer viene contattata dalla RAI, da Superquark di Piero Angela per un servizio dedicato alle demolizioni in contesti speciali e particolarmente complessi. La troupe è ospite su vari cantieri; il servizio va in onda nell’aprile 2012.
Cantieri City Life a Milano. In questi anni Armofer interviene a Milano come partner strategico per tutti i grandi attori della trasformazione e riqualificazione urbana e urbanistica, garantendo elevati standard di qualità e la certificazione LEED degli edifici e dei siti sui quali interviene. Fra gli altri Bluestone, BNP Paribas, Coima, Colombo, Fondazione Prada, Hines, Percassi, Pirelli RE, Progetto Grande Bicocca, Savills, Triennale, Unicredit.
Expo Dismantling. La gestione contemporanea di 7/8 grossi cantieri nel sito è l’occasione per verificare quanto siano necessarie organizzazione e logistica professionali al servizio dei cantieri, per la gestione delle risorse, dei mezzi e per gli smaltimenti, volti al maggior recupero possibile e valorizzazione delle risorse.
Intervento unico in Italia e forse in Europa, Armofer affronta il decommissioning e messa in sicurezza dell’impianto alto 100 m nella Raffineria Sannazzaro de’ Burgondi, devastato da un incendio. La demolizione “aerea” è progettata nel dettaglio, eseguita con escavatori cingolati da 49 ton sospesi alle autogru, completamente customizzati e radiocomandati in remoto.