Milano
EX MACELLO
Milano, via Lombroso/viale Molise. In corso i lavori presso l’area industriale abbandonata dell’ex Macello di Milano.
Si tratta di circa 15 ettari nel quadrante Sud-Est della città di Milano, oggetto oggi di un grande progetto di rigenerazione urbana e riqualificazione urbanistica complessiva promossa da Redo SGR.
Armofer ha già allestito il cantiere e iniziato i lavori che la Committenza le ha affidato: sgombero, stripout, demolizione manufatti, rimozione sottoservizi e reti interrate, bonifica passività ambientali, scavi, rimozione serbatoi interrati, movimenti terra e infine è prevista la campagna di trattamento inerti in situ. Oggetto degli interventi gli oltre 150.000 mq dell’area. Insistono sull’area il già macello comunale, l’ex avicunicolo e l’ex mercato delle carni, circa 48 edifici fuori terra.
Gli edifici, le strutture e i manufatti presenti sul sito si trovano oggi in condizioni di abbandono e degrado avanzato e sono state oggetto di occupazioni abusive.
MILANO DESIGN WEEK 2023
Dal 17 al 23 aprile in occasione dell’edizione 2023 della Milano Design Week, Stantec, società leader nella progettazione e consulenza architettonica e ingegneristica, ha presentato all’interno dei suggestivi spazi dell’ex Macello, una installazione per riflettere sui temi della valorizzazione delle risorse presenti nei siti industriali dismessi, capitale intellettuale, materiale ed economico della città. Lo spazio è stato scelto da Alcova per la sua quinta edizione, con il titolo: “A valuable collection of things”.
L’installazione aperta al pubblico dal 17 al 23 aprile, dalle 11:00 alle 19:00 è realizzata col supporto di Artemide per l’illuminazione dello spazio e il supporto tecnico di Giacimenti Urbani, associazione milanese che promuove l’economia circolare; in collaborazione di Redo SGR e Armofer.
Armofer interviene in questo progetto, per le opere di demolizione, di bonifica, di scavo: un lavoro complesso per le dimensioni ingenti dello spazio, altamente specializzato e condotto oggi con tecnologie sofisticate per rispondere alle richieste di alti standard qualitativi nel pieno rispetto dell’ambiente. Il progetto in corso opera per l’ottenimento dei più alti standard qualitativi LEED (Leaderhip in Energy and Environmental Design)
Responsabili del cantiere per Armofer Andrea D’Isep, coordinatore tecnico e il geom. Luca Gandelli, responsabile cantiere.
BONIFICA TERRENI
Nell’intera vasta area dell’ex Macello è stata condotta un’ingente opera di bonifica terreni per rendere la qualità dei suoli idonea per le nuove destinazioni d’uso. A causa del precedente utilizzo, unito a molti anni di abbandono durante i quali l’area è stata utilizzata anche come discarica abusiva di materiali e infine a causa della guerra, i test condotti hanno rilevato diverse criticità. La presenza di materiali pericolosi ha suggerito di allargare gli scavi (che hanno interessato l’intera superficie libera, fino a ridosso degli edifici), di lavorare in profondità vagliando il terreno e allontanando meticolosamente quello non idoneo. Si è resa necessaria anche la bonifica bellica, essendo documentato che l’area era stata oggetto di bombardamenti durante la Seconda Guerra.
DEMOLIZIONE EDIFICI
All’interno dell’area vi erano vari edifici ormai da anni abbandonati. Il nuovo progetto ne recupera una parte consistente, circa 30.000 mq che saranno riqualificati e reinseriti nel nuovo ambizioso progetto di rigenerazione urbana. Dal punto di vista tecnico le demolizioni edili previste sono complesse, se non per le altezze, sicuramente per la vastità dell’area e la puntualità dei singoli interventi, ma anche per altri due fattori: l’enorme dimensione di alcuni capannoni ed edifici dell’ex macello e la loro condizione strutturale in alcuni casi degradata fino ad essere decretata pericolante e dunque non accessibile dal personale per ragioni di sicurezza. Sono attualmente in corso le demolizioni dei fabbricati con escavatori cingolati da demolizione (Doosan) e tecnica Top down.
CAMPAGNA DI FRANTUMAZIONE
Nel caso del cantiere dell’ex Macello i volumi sono estremamente ingenti, per questo Armofer ha avviato una campagna di frantumazione e vagliatura organizzata in situ con macchine speciali dedicate: i materiali sono “rigenerarti” ovvero frantumanti, classificati per granulometrie in modo da ottenere cosiddette MPS, Materie Prime Seconde di qualità certificata. Il tutto avviene in stretta collaborazione con le Autorità di controllo che sorvegliano le operazioni, eseguono accurate analisi ed eventualmente allontanano materiali che non dovessero risultare idonei al futuro utilizzo. Le MPS potranno essere riutilizzate nell’ambito dei futuri lavori di costruzione evitando così di dover trasportare in città e poi smaltire tonnellate di materiale. Sono evidenti le ricadute positive per l’ambiente, per la città e per il sito medesimo.
In campo per questa attività una tecnologia nuova di Armofer, il frantoio semovente Powerscreen Premiertrack 330, in grado di assicurare elevata produzione ed elevata qualità.